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Famiglia: Rhabditidae, Genere: Strongyloides.

Solo lo femmine partenogenetiche conducono vita parassitaria.

Forme libere o stercorali, vivono nell'ambiente esterno nutrendosi di detriti organici. Dimensioni: lunghezza 1,2 mm, diametro 40 micron.

Forme parassitarie, lunghezza massima 5 mm e diametro 50 micron, istofaghe, si nutrono di frammenti della mucosa intestinale; nelle feci evacuate da erbivori infestati si trovano le uova con dentro le larve L1, mentre in quelle dei carnivori, suini e uomo si trovano le larve L1 direttamente, perchè le uova schiudono nell'intestino dell'ospite.

Le femmine partenogenetiche vivono nello spessore della mucosa intestinale e il prodotto della deposizione raggiunge il lume intestinale attraverso piccole ulcerazioni della mucosa intestinale.

Le larve L3 infestanti essendo dotate di istotropismo positivo penetrano nell'ospite per via percutanea. Per via linfatica raggiungono il polmone e divenute L4 salgono le vie respiratorie sino al faringe.

Deglutite scendono nell'intestino tenue dove si stabiliscono.

In alcuni cani le L3 raggiungono il cuore sinistro superando il filtro ematico polmonare e vengono disseminate; è possibile l'infestazione del feto nelle femmine gravide.

La durata del ciclo endogeno è breve da 3 a 10 giorni. E' possibile l'auto-infestazione.

Lesioni e sintomi: lievi manifestazioni cutanee e polmonari, durante la fase di penetrazione dermatite, polmonite di lieve entità durante la migrazione. 

La localizzazione intestinale dà luogo a enterite catarrale o catarrale emorragica grave nei cuccioli o nei suinetti ad andamento acuto con diarrea incoercibile, dolori addominali e febbre.

Gli animali che hanno superato una o più infestazioni divengono resistenti a successive infestazioni.

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