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Citrus Fruits

Morbo di Aujeszky, la Pseudorabbia

Animale: cane

Razza: Beagle

Sesso: maschio

Età: 8 anni

Peso: 15 kg

Utilizzo: caccia al cinghiale

Luogo: provincia di Genova

caso clinico

Anamnesi

Portato a caccia in battuta la mattina precedente, riportato in canile la sera, non presentava lesioni/sintomi di alcun genere, alimentato regolarmente.

La sera successiva presentava una piccol ferita lacerocontusa al muso, probabilmente autoindotta, prurito incontenibile al muso, alterazioni comportamentali e difficoltà a deambulare.

Trasportato dal medico veterinario.

Sintomatologia

Scialorrea imponente, frequenza respiratoria aumentata, tachicardia, ottundimento del sensorio, decubito laterale con contrazioni tonico cloniche ad accessi, prurito incontenibile al muso, mucose congeste, disidrtazione 8% circa, temperatura corporea elevata (42 °C)

Esami di laboratorio

Emocitometrico

 

RBC 5,74 M7mcL

 

HCT 46,2%

 

HGB 14,6 g/dl

 

MCV 80,4 f/L (alto)

 

MCH 25,4 pg

 

MCHC 31m6 g/DL

 

RDW 17%

 

WBC 9,91 K/mcL

 

NEU 8,26 K/mcL

 

LYM  0,39 K/mcL (basso)

 

MONO 0,67 K/mcL

 

EOS  0,50 K/mcL

 

BASO  0,09 K/mcL

 

PLT  178 L/mcL

Valutazione microscopica dello striscio: assenza di batteri circolati e/o parassiti ematici, assenza di alterazioni globulari e conferma sostanziale dei risultati complessivi della macchina

Biochimico

 

BUN 28 mg/dl (alto)

 

CREA 1,2 mg/dl

 

TP  5,5 g/dl

 

ALB 2,2 g/dl (basso)

 

GLOB  3,3 g/dl

 

ALT  137 U/L (alto)

 

ALKP  99 U/L

 

GLU  61 mg/dl (basso)

 

Emogas arterioso (prelievo arteria femorale sinistra)

 

Ph  7,61 (alto)

 

PCO2  20 mmHg (basso)

 

PO2   139 mmHg (alto)

 

HCO3   18,6 mmol/L

 

Na  143 mmol/L (basso)

 

K  3,6 mmol/L

 

Cl  118 mmol/L

 

Angap  9,4 mmol/L

 

S  2 99%

 

AaDO2  0,0 mmHg

Diagnosi: presuntiva di pseudorabbia.

 

Terapia: soluzione salina e.v. 500 ml prima ora,

             glucosio monico 33% 8 ml in 50 ml NaCl 4ml/kg/h e.v.,                            marbofloxacina 2 mg/kg e.v., acido tolfenamico 4 mg/kg i.m.,                  diazepam 0,4 mg/kg.

 

Decorso: morte del soggetto in seconda ora.

Descrizione

Questa malattia è causata da un agente eziologico virale (herpesvirus) e viene contratta da cani e gatti ingerendo carni di cinghiale/suino (o altri alimenti) contaminati da urina o per inquinamento con saliva infetta di ferite prodotte da morsi di cinghiale/suino (i serbatoi del virus).

Da qui il virus si moltiplica e raggiunge il sistema nervoso centrale.

 

Sintomatologia: nella forma acuta e iperacuto i sintomi sono quelli del soggetto sopra descritto, sovrapponibili a quelli per la rabbia a eccezione dell'aggressività, da qui il nome della malattia.

NON CONTAGIA L'UOMO.

NElla forma tipica, prima dell'encefalite si possono avere vomito, diarrea e abbattimento del sensorio, segue un forte prurito alla porta di ingresso del virus (arti e muso), così forte che può essere causa di automutilazione.

Il grattamento è accompagnato da guaiti o miagolii, la pupilla si dilata (soprattutto nel gatto) e la salivazione è molto abbondante, dovuta a paralisi faringea e impossibilità di deglutizione da parte del soggetto.

Il soggetto è insensibile ai richiami e non riconosce il proprietario.

Alla paralisi laringea segue la paresi degli arti, la dispnea e gli spasmi clonici della muscolatura della testa e del collo.

Nella forma atipica si possono riscontrare anche eccitazione, movimenti di maneggio, cecità.

 

Morte del soggetto: il soggetto infetto sopravvive al massimo fino alla seconda giornata dall'insorgenza dei sintomi (incubazione malattia 2-7 giorni), quasi sempre nelle ore notturne.

L'aspetto dei soggetti deceduti è caratteristico, essi assumono infatti un atteggiamento simile a quello dell'animale vivo in attitudine naturale, tanto che si parla di "cane impagliato".

 

Diagnosi differenziale: tossinfezione boptulinica ed avvelenamento da esteri organici del fosforo.

 

Prognosi: infausta in presenza di prurito e convulsioni.

Nelle forme benigne, se il cane riesce a sopravvivere ai sintomi per 3-4 giorni è possibile la guarigione.

Questa evenienza è molto remota.

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