Circa il 60% dei nostri gatti soffre di gengivite/stomatite a tutte le età. Le cause ipotizzate sono molteplici: batteriche, virali (calicivirus, leucemia virus, immunodeficienza virus, herpesvirus) e malattie dentali infiammatorie (sindrome odontoclastica felina).
Le cure mediche hanno un effetto palliativo, raramente inducono la guarigione ma espongono il gatto agli effetti collaterali che sono differenti a seconda dei medicamenti utilizzati.
Alcune razze feline hanno una particolare predisposizione esse sono: siamesi, persiani, british, abissini, burmesi e maine coon.
I sintomi comprendono alitosi, dolore all'apertura delle fauci, scialorrea anche ematica, inappetenza, aggressività, abbattimento, aspetto trascurato del mantello, disidratazione e perdita di peso. In seguito anche insufficienza renale.
I segni clinici comprendono: zone del cavo orale arrossate, gengive iperplastiche, ulcere su mucose orali e palato, retrazione gengivale, lesioni ulceroso proliferative nella parete posteriore della bocca molto dolorose all'apertura delle fauci, lesioni dentali.
Ci sono vari tipi di stomatite.
Stomatite eosinofilica
Stomatite erpetica
Stomatite linfoplasmocellulare, gengivite parodontite
Stomatite parodontale
Stomatite caudale
Prevenzione: igiene orale, ablazione del tartaro periodica, asportazione della gengiva ridondante con elettrobisturi a scalpello, vitamine per via orale e gel antibatterici sulle gengive.
Personalmente raramente somministro antibiotici (per evitare di sviluppare dannosi ceppi batterici resistenti), cortisonici o ciclosporina. Il motivo è stato menzionato prima.
Alimentazione: cibo umido
Terapia: estrazione dentale multipla
La stomatite non è contagiosa tranne che per quella indotta, ovviamente, da virus.
Caso clinico di gengivite ridondante linfoplasmocellulare, gatto maine coon di età inferiore ad un anno:
Immagine pre trattamento chirurgico
Immagine post trattamento chirurgico
Referto esame istologico del tessuto asportato
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